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Abbazia di San Vittore delle Chiuse

AMBIENTE

 
 

 

 

San Vittore delle Chiuse è un'abbazia romanica edificata dai longobardi verso la fine del X secolo in blocchi di pietra bianca e rosata, molto sobria con una pianta a croce greca inscritta in un quadrato centrale da cui si estende una cupola ottagonale. E’ stata costruita all’ingresso della Gola di Frasassi, circondata e difesa da una catena di montagne in armonico rapporto con la natura che la circonda. Al solo avvicinarsi, si avverte un senso profondo di pace e spiritualità ma anche della grandezza di Dio trasmessa dalle potenti linee architettoniche. Soprattutto nei primi secoli, l'abbazia ebbe enorme importanza, da essa dipendevano altre 33 chiese e 13 castelli. I benedettini erano dediti al lavoro della terra, tanto che nei pressi edificarono anche un mulino ad acqua, ad uso degli abitanti dei borghi circostanti, di cui curavano le anime, e davano ospitalità ai pellegrini che dovevano attraversare la Gola. L'abbazia si trova a ridosso del fiume Sentino, presso il quale è possibile osservare ancor oggi il bellissimo ponte romano, e la torre quadrangolare di difesa medievale, che dava al luogo l'aspetto di "cittadella fortificata".
La struttura interna non presenta decorazioni o immagini tanto da dare un’idea di purezza. Compare solo un misterioso simbolo dell'infinito inciso a sinistra dell'altare la cui origine viene fatta risalire al tempo dei templari.
In tre sale dell'abbazia è stato istituito il Museo Speleopaleontologico che ospita importanti ritrovamenti: il fossile di un Ittiosauro di oltre 150 milioni di anni, rinvenuto nei pressi, bellissime ammoniti, lo scheletro di un orso speleo e altri di vari animali. Un’altra sala è dedicata alla speleologia con plastici raffiguranti la formazione delle grotte e foto degli animali che le popolano. Completano il Museo importanti ritrovamenti in siti preistorici, piuttosto numerosi nei dintorni, in tombe di guerrieri con le armi e i corredi funebri, monili, idoletti in bronzo, ecc.